Dal sacro al profano partendo dal 1 dicembre.
C'è aria di festa, di pandoro e di tutto quello che tradizionalmente riconduce alla festa religiosa del Natale – ma per tutto il mese io penso a tantissime cose che non hanno a che fare con la nascita di Gesù bambino. Ad esempio l'albero di Natale lo considero un simbolo profano, che poco riconduco all'otto dicembre. Tranne per il fatto che deve rimanere immacolato, nel senso che una volta fatto nessuno lo deve toccare – oh mi raccomando!
fino a qualche anno fa, in casa dei miei veniva decorato solo per l'immacolata. Adesso, l'evento di abbellimento del finto abete viene anticipato di una settimana.
Le tradizioni già dal primo dicembre sono passate dal sacro al profano senza via di ritorno.
«Mamma perché si fa l'albero di Natale?»
Lo vorrei sapere pure io! Ma ora cosa le rispondo? Sono io la mamma e in quanto tale dovrei sapere tutto – dovrei. Cerco su Google festa dell'Immacolata, no mi secca a leggere tutto questo lungo testo. Vada per una risposta generica.
«È tradizione».
«E perché?»
«E perché...è così!»
«Così? e perché?»
Quando la propria figlia è nella fase "del perché" non rimane che delegare le risposte, giusto per abbracciare lo spirito natalizio di coinvolgimento reciproco.
«Chiedi a papà».
Mentre faccio questa mia piccola considerazione – della mia dimenticanza di tutto ciò che è sacro – ripenso all'albero di Natale che sta lì, nel salotto dei miei genitori e, cerco di sforzarmi nel trovarci qualcosa di sacro.
no niente, non ci riesco, per me è solo un bellissimo albero pieno di luci e colori e proprio per questo deve rimanere immacolato per tutto il mese.
Mi lascio trasportare da quelle lucine calde e avvolgenti vedendoci:
i film natalizi americani – in primis Mamma ho perso l'aereo.
i reel in cui una mano lancia una pallina rossa immaginando sia una bomba;
i regali da mettere alle sue radici;
il regalo che mi sceglierò da sola fingendo che l'abbia scelto Love;
la mia famiglia e le cene piene di amici e parenti con tavolate lunghissime piene di cibo, molto, moltissimo cibo.
Proprio per quest'ultimo punto mi ritorna in mente l'immagine di amore che trasmette la sacra famiglia e quindi: cosa importa che io ci veda il profano in una festa religiosa? Voglio festeggiare l'amore, l'affetto, la speranza, la dolcezza e abbuffandomi insieme a tutti quelli che mi circondano di cibo grasso che dà felicità – oh sì, tanta felicità!
Credo che possa andare bene così, oppure no?
Se ci si pensa davvero chissà perché tutti facciamo l'albero l'8 Dicembre e come risposta rispondono tutti al 99% è tradizione. Iniziata da chi? Ottimo articolo ironico al punto giusto e veritiero sotto certi aspetti.