sarebbe bello se la violenza non esistesse in nessuno mondo.
Quando le cose non vanno tanto bene, trovo riparo nella mia fantasia. Lì dove abita il mio caro amico assistente Koob, tutto è diverso dal mondo reale, anche le regole sono differenti. Ad esempio, le persone anche quando sono in conflitto, risolvono i loro litigi in maniera pacifica – come i personaggi di Pagghiòla, anche perché loro sono nati e cresciuti nella mia fantasia. Girato l'angolo dietro il castagno magico che produce castagne tutto l'anno – ora sapete quante castagne mangio nel mio mondo fantastico – c'è il palazzo in cui vivono tutti i condomini.
Mi ero dimenticata per un momento che la realtà e la fantasia sono differenti, me l'ha dovuto ricordare il mio assistente Koob.
«Che cosa hai? ti vedo strana».
«No, sto bene, stavo solo pensando a un articolo da scrivere sul blog per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne».
«Cos'è?»
«Non lo sai?»
«No, ti ricordo che io vivo qui e in questo posto soleggiato, pieno di tutte le tue dipendenze alimentari, in cui non si ingrassa, si legge e si dipinge tutto il giorno, dove Patata è piccola e vi riempite di baci e dove, ovviamente, tu sei una famosa scrittrice e pittrice, la violenza non esiste».
«Che periodo lungo che hai fatto».
«Dovevo spiegarti bene dove ti trovi».
«Hai ragione!»
«Non voglio sapere cos'è la violenza, lascia i due mondi separati».
«Hai ragione!»
«Ti voglio ricordare che il Natale si avvicina e che oggi avevamo deciso che avremmo addobbato il giardino, quello dietro alla montagna di arancini».
«Hai ragione!»
«Smettila di dire che ho ragione».
«Hai...sì!»
«Ecco, va quasi meglio. Ma chi sono tutte quelle donne che stanno venendo verso di noi?»
«Ho invitato un po' di gente per aiutarci».
«La signora Puglisi? Caterina Maugeri? Veronica Russo? Quella chi è?»
«Sì, l'ho detto a tutte le condomine e a qualche personaggio nuovo».
Mentre mi dirigo verso le scatole stracolme di addobbi, rifletto sul fatto che Koob ci ha ragione, è un disastro se mi sente che gli sto dando ancora ragione mi darebbe una strigliata.
Il mondo reale è un disastro e per quanto ne fossi già consapevole, mi irrita che io debba ancora tenere separati i due mondi. Anche se Pagghiòla è andata dall'altra parte, non posso permettere che le azioni del mondo reale inquinino quello di fantasia.
Quindi oggi me ne starò qui, a sistemare il giardino per il periodo natalizio insieme a tutte le donne che più amo, a tutte quelle deboli e forti creature che vivono in questo incantevole mondo di fantasia, mettendo ai piedi dell'abete delle meravigliose scarpe rosse. Loro non sapranno il significato di tale gesto, non sanno nemmeno cos'è la violenza, ma io sì e sarà un modo per unire i due mondi – reale e fantasioso – senza mescolarli, senza che Koob ne rimanga sconvolto. In tal modo, potrò onorare il ricordo di tutte le donne vittima di violenza, ancorandomi alla mia fantasia e sperando che un domani la violenza - proprio come non esiste qui – non ci sia in nessun altro mondo.
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